QuiLivorno – Rotary Livorno: al via l’annata del Centenario nel segno dell’innovazione e della sostenibilità


Era la primavera del 1925 quando il Rotary Club Livorno ricevette la lettera di riconoscimento da parte del Rotary International. Il Rotary Livorno, dunque, può dirsi il primo Club rotariano internazionalmente riconosciuto della Toscana, oltre che uno dei più antichi d’Italia. Si è avviato, in questi caldi giorni di inizio luglio, l’anno rotariano 2024-25, quello dunque del Centenario, che cadrà nella primavera del prossimo anno, quando l’anniversario verrà festeggiato in modo da dare lustro alla città di Livorno.
“È il centesimo anno del Rotary Livorno. Cento anni sono tanti eppure dobbiamo guardare al futuro”, ha affermato il nuovo presidente Fabrizio Vitale, ingegnere di professione, il quale ha evidenziato come lo spirito di servizio, della collegialità e della condivisione, stia alla base dell’annata appena iniziata, che metterà al centro la realizzazione dei District Grant (attività finanziate attraverso apposite sovvenzioni, ndr) ed alcuni progetti di solidarietà sociale.
Sostenibilità ed inclusione sono gli obiettivi dell’anno appena avviato: sostenibilità intesa come corretto valore da dare alle cose anche in termini ambientali e sociali; inclusione come valore di un’azione volta a garantire agli individui e in particolare ai giovani la possibilità di esprimere le proprie qualità. Si inizierà il prossimo 18 luglio con un evento organizzato per raccogliere fondi da utilizzare per una borsa di studio a favore di una giovane ballerina o ballerino che sarà inviato a fare uno stage di formazione all’estero ma anche per mettere assieme fondi a favore della Comunità di Sant’Egidio. Si proseguirà per tutto l’anno rotariano con attività e progetti fino al concerto di aprile al Teatro Goldoni in concomitanza con i festeggiamenti del Centenario.
Il Club, in un secolo di attività che è stata sospesa solo dal 1938 al 1946, ha sempre coltivato “lo spirito di servizio che è alla base della filosofia rotariana” e che a Livorno si è storicamente sostanziato nella realizzazione di programmi per il sostegno ai giovani e della attività sociali della città, per la conservazione e il restauro dei beni artistici, per la promozione dell’etica nelle differenti professioni e per lo sviluppo della cultura in tutte le sue forme